Il termine ecochirurgia è un neologismo per indicare un insieme di innovative tecniche e procedure chirurgiche mini o microinvasive eseguite grazie all’ausilio i dispositivi ecografici ad alta risoluzione.
Non ancora riconosciuta quale disciplina a sé stante rappresenta piuttosto una ultraspecializzazione trasversale a diverse branche.
In ambito muscoloscheletrico si sta affermando molto rapidamente nel nord della francia essendo invece ancora in fase embrionale in Italia.
Tra gli interventi in ambito ortopedico eseguibili con tecnica ecochirurgica microinvasiva ricordiamo:
- La riparazione delle lesioni del tendine d’achille con tecnica percutanea ecoguidata.
- La fasciotomia dell’avambraccio negli sportivi per via percutanea ecoguidata.
- Il trattamento percutaneo ecoguidato della sindrome del tunnel carpale.
- Il trattamento percutaneo ecoguidato del dito a scatto.
- Il trattamento percutaneo ecoguidato del Morbo di DeQuervain.
- La tenotomia ecoguidata del capo lungo del bicipite brachiale per via percutanea.
- La rimozione percutanea ecoguidata delle calcificazioni peritendinee.
- Gli interventi di idrodissezione percutanea ecoguidata nei casi indicati.
La gamma di patologie trattabili con tali tecniche è in continua evoluzione e segue lo sviluppo tecnologico dello strumentario chirurgico e dei dispositivi ultrasonografici ad alta risoluzione.
In Italia, in ambito osteoarticolare, tale compendio di tecniche è correntemente utilizzato in diversi ambiti e per il trattamento di diverse patologie dal Dott. Antonio Brando, pioniere dell’ecochirurgia nella nostra nazione, che vanta una notevole casistica e la pubblicazione in ambito congressuale già circa 12 anni fa delle sue esperienze ecochirurgiche.
